L’AMORE NEL CASSETTO

 

Questa che sto per raccontarvi è una storia vera ovviamente i nomi sono di fantasia per motivi di privacy.

Francesca figlia di tripolini studiava in Italia, rientrava a Tripoli per le vacanze estive e durante le feste comandate. Era una ragazza senza pregiudizi di razza, religioni uso e costumi, d’altronde viveva in un paese dove ogni giorno era gomito a gomito con ebrei, arabi, maltesi greci ecc.. e anche grazie all’educazione ricevuta dai suoi genitori.

Francesca studiava in un collegio a Firenze, suo padre teneva molto a lei, in effetti a Tripoli non c’erano molte scuole e nemmeno molta scelta. A Firenze oltre che studiare Francesca praticava molti sport: equitazione, tennis pattinaggio. Come ogni anno l’estate tornava a Tripoli, ma quella del 1964 è stata una estate particolare, estate in cui conobbe il suo primo amore e anche le sue prime sofferenze.

Era un pomeriggio caldo, afoso, uno di quei pomeriggi tripolino dove non tirava un filo di vento, il sole picchiava, ma nonostante il caldo Francesca decise di andare al maneggio per dedicarsi al suo sport preferito. Era la prima volta che si recava in quel maneggio e non conoscendo i cavalli chiese uno calmo, a parer loro le diedero uno molto mansueto e obbediente. In principio tutto andò per il verso giusto, ma ad un certo momento non si sa per quale ragione, il cavallo partì in un galoppo sfrenato e nonostante tirasse le redini per fermarlo lui correva ancora di più, infine il coraggioso intervento dello stalliere lo costrinse a fermarsi. Il cuore di Francesca batteva all’impazzata, ma nello stesso momento era contenta perché non era stata disarcionata. All’improvviso si avvicinò a lei Paolo per congratularsi del suo coraggio e della sua bravura. Fra i due nacque subito un’amicizia, scambio di indirizzi, numeri telefonici, spiagge. Si perché a Tripoli vi erano parecchie spiagge, ma anche tanti club privati dove per entrare bisognava essere soci, casualmente erano ambedue soci del medesimo club. Oltre all’equitazione entrambi avevano un’altra passione: il tennis e si incontravano spesso per fare qualche partita e fra una partita e l’altra fra i due lentamente nasceva qualcosa di tenero dolce qualcosa che si può chiamare amore.

Francesca e Paolo erano molto giovani 16 anni lei 18 lui. Un bellissimo giorno Paolo invita Francesca a casa sua in soffitta, molti teneri baci, timide carezze, tanta tenerezza, quella tenerezza di due ragazzini innamorati di quell’epoca.

Paolo era di religione ebraica mentre Francesca cattolica, particolare purtroppo molto importante, non tanto per Francesca, quanto per i genitori di Paolo. Tripoli era una città piccola, dove si conosceva tutto di tutti, ovviamente i padre di Paolo venne a sapere della loro storia e subito telefonò a Francesca e con parole molto dure le disse rilasciare in pace il figlio, e nelle settimane seguenti allontanò Paolo da Tripoli.

Delusa e innamorata Francesca lo cercò invano, poi rassegnata chiuse la storia in un cassetto del suo cuore, cassetto che per molto tempo ancora ogni tanto riapriva, ma che era costretta a richiudere, ormai non sapeva più nulla di lui : Fra tanti cassetti nel cuore di Francesca, quello di Paolo era destino che prima o poi dovesse riaprire. Intanto passa il tempo, Francesca termina le scuole  le porte del collegio si chiudono, a Tripoli trova lavoro e la sua vita scorre serenamente fra amicizie lavoro e famiglia.

Come un lampo a ciel sereno il primo settembre del 1969 si svegliano tutti con l’annuncio del colpo di stato, al posto de re sale al trono Gheddafi, e quella data ha segnato il destino di tutti gli Italiani, e nel 1970  Francesca e la sua famiglia fanno ritorno definitivamente in Italia.

Gli anni passano…… la vita di Francesca  scorre…..

Francesca a un certo momento si accorge navigando in Internet che i profughi della Libia hanno vari siti tra questi trova il sito di Paolo  Cason. Un giorno in un momento di intensa nostalgia Francesca scrisse qualcosa sul sito di Paolo Cason il quale trovò belle le sue parole e le pubblicò. Nelle parole di questa pubblicazione Paolo riconobbe Francesca, la sua emozione fu talmente grande che non sapeva cosa fare, anche perché aveva paura della reazione di Francesca.

Dove vivrà? Cosa farà? Le farà piacere se le scrivo? Sarà veramente lei? Tutte domande senza una risposta, ma come fare, decise infine di inviare una sua foto e il suo indirizzo e.mail, sicuramente Francesca lo avrebbe visto e se era veramente lei gli avrebbe scritto e capito tutto. Francesca naturalmente andava a  curiosare  nei vari siti e cosa trova? Sorpresa  la foto re l’indirizzo del suo mai dimenticato Paolo.

Ecco che adesso riapre il cassetto ormai chiuso da parecchi anni, ma adesso che aveva riaperto il cassetto non voleva richiuderlo senza sapere nulla di lui, così dopo vari ripensamenti una notte decise di scrivere a quell’indirizzo che le bruciava dentro.

Poche parole innanzi tutto il benvenuto fra gli amici del sito e dopo la fatidica domanda: “Ti ricordi di me?” la mattina seguente ancora prima di recarsi al lavoro Francesca accese il computer, cosa che normalmente non  faceva, ma la curiosità di vedere Paolo le aveva risposto era troppa, e con grande stupore e felicità trova la risposta del suo Paolo. Il cuore di Francesca batte al’impazzata come quella volta del maneggio, ma adesso Paolo non era lì, ma dietro lo schermo del Computer , scrive ancora e riceve conferme. Unico inconveniente lui vive lontano, ma spesso viaggia e viene in Italia per il suo Lavoro. Questa volta la fortuna è dalla loro parte, infatti Paolo nel giro di una settimana avrebbe dovuto essere vicino alla regione dove abita e vive Francesca.

Telefonate, e,mail messaggi sms, finché non arriva il fatidico giorno, Francesca prende il treno per andare incontro al suo primo amore, al suo amato Paolo e durante tutto il percorso solo un pensiero l’assillava: sono passati tanti anni come ci riconosceremo, quale sarà la nostra reazione?. Giunta destinazione l’emozione di Francesca era talmente tanta che non riusciva a scendere dal treno. Entrambi come per incanto si sono subito riconosciuti e si sono ritrovati stretti uno nelle braccia dell’altro e si sono allontanati lentamente sempre abbracciati  come due vecchi amici, abbraccio e stretta che penso che sia Francesca che Paolo non dimenticheranno tanto facilmente. Gli anni sono passarti, le storie di ognuno hanno avuto un seguito e il loro tenero e appena sbocciato amore si era trasformato in dolore e poi in un ricordo lontano. Adesso a Francesca non resta che vedere se questo cassetto aperto e richiuso 38 anni fa, adesso rimane aperto ad una sincera grande e solida amicizia.