TRIPOLI UNA CITTA’ DA RISCOPRIRE

 

 

Il nome Tripoli ( da Tripolis = tre città ) indicava infatti le tre principali città della Tripolitania di allora : Leptis Magna, Sabratha e Oea. Anche la Tripoli di oggi è composta di tre nuclei ben distinti tra di loro: la Medina, la città edificata dagli Italiani e la città moderna  voluta da Gheddafi.

L’antica Oea corrisponde all’attuale città vecchia, dove in occasione di scavi sono state rinvenute ceramiche e strutture dell’antica età romana.. Il più importante monumento di età romana a Tripoli è

l’arco di Marco Aurelio :  situato nell’angolo nord est della città vecchia, fu eretto in onore degli imperatori Marco Aurelio e Lucio Vero, nel 163 D.C. Costruito da un magistrato locale Caius Celsus, presenta un arco quadrifronte che poggia su quattro poderosi piloni con una copertura centrale a cupola; la maggior parte dei bassorilievi che lo decoravano è conservata nel  museo archeologico della Città.

Altri notevoli edifici di varie epoche sono :

Moschea Gurgi   fu costruita nel 1833/1834 da Jusef Gurgi , una delle piu’ ricche famiglie tripoline. La moschea è molto simile a quella dei Karamanli per la pianta della struttura e la tipologia delle  decorazioni che sono di altissima qualità. La sala della preghiera è rivestita da mattonelle e ceramiche a motivi floreali e le cupole sono tutte della medesima dimensione. All’interno si possono ammirare le decorazioni piu’ raffinate che troviamo nel mihrab e nella tribuna .Il minareto, a pianta ottagonale e due balconate, è il più altro di Tripoli.

Ex consolato Britannico.  Situato nei pressi della Moschea Gurgi è una delle tante case signorili che appartennero alla famiglia Karamanli Fu costruito nel 1744 e nella metà del secolo scorso divenne  sede del consolato Britannico e lo rimase fino al 1940. La sua struttura è simile a quella delle abitazioni delle ricche famiglie tripoline del settecento. Nella sala delle riunioni troviamo inalterati gli arredi degli anni quaranta, così pure la cucina ancora arredata così come quando fu lasciata alla fine della seconda guerra mondiale.

Banca Centrale Libica.  Il palazzo  fu sede dell’ex cassa di risparmio e fu costruito fra il 1931 e il 1934  su progetto di Armando Brasini . Il suo stile è arabeggiante ma si differenzia per una inusuale  connotazione cromatica : infatti  l’edificio, color terra di Siena, contrasta con il colore bianco dominante nel resto della città . La scelta di questo colore può essere stata suggerita  dalla vicinanza del castello di un bel colore ocra tenue naturale.

Palazzo del governo.  L’edificio fu costruito nel 1935 vicino al Castello e alla Medina, su progetto di Florestano  di Fausto, architetto fra i più noti della metà degli anni trenta. Il suo stile è molto austero e contrasta con le linee morbide dell’architettura locale.. Infatti le decorazioni in bassorilievo rispondono più al gusto del Ventennio : essendo l’edificio destinato ad ospitare i notabili del governo doveva trasmettere un’impressione di austerità.

Ex banco di Roma.  Fu costruito per ospitare il Banco di Roma fra il 1932 e il 1934  su progetto di Alessandro Limongelli e fu  portato a termine da Alpago Novello, Ottavio Cabiati e Guido Ferrazza. Il piano terreno ha un alto porticato mentre al  secondo piano corre una balconata.  Sulla sommità si erge corpo centrale su cui troviamo un emblema dell’epoca coloniale e un grande orologio.     

La chiesa cattolica di Santa Maria degli Angeli. Situata a nord della città vecchia a pochi passi dalla moschea Darghut. La sua costruzione è risalente al  XVII secolo nel periodo di attività della missione francese a Tripoli. Il suo nome originario era Nostra Signora degli Angeli .Durante varie e cruente vicissitudini molte chiese vennero distrutte e poi ricostruite. La chiesa fu ricostruita nel 1891 su disegno del padre Fortunato Da Rosina  e i lavori  per la costruzione durarono cinque a nni. All’interno si poteva ammirare un quadro di Giuseppe Mancinelli, donato da Ferdinando II di Borbone e purtroppo trafugato.. La chiesa fu cattedrale cattolica della città fino al 1928.  

Moschea Darghut Pasha. Darghut era un corsaro: un incubo per i cristiani, ma un eroe  per gli arabi : infatti da corsaro  divenne governatore di Tripoli. La moschea, che porta il suo nome,  fu eretta dai Cavalieri di Malta ovviamente come chiesa, è ora una delle più grandi della città .

La Cattedrale ,  Era la chiesa più grande di Tripoli consacrata al Sacro Cuore di Gesù fu costruita, su progetto dell’architetto Panteri e dell’ingegner Monticelli  venne  inaugurata nel novembre del 1928 . La sua pianta misura 54 metri di lunghezza e 35 di larghezza divisa in tre navate di cui quella centrale larga m. 11,6  e alta . 22, mentre l'altezza della cupola è esattamente il doppio . Adesso, dopo vari rimaneggiamenti allo scopo di darle un aspetto orientale, è stata trasformata in moschea

Chiesa di S. Francesco  progettata negli anni trenta da Floreano di Fausto, la facciata è scandita da  tre alti archi, il campanile tozzo e rigorosamente bianco con una sommità conica colorata che riprende il motivo degli archi. L’intermo a tre navate dove possiamo ammirare gli affreschi che illustrano la vita di S. Francesco realizzati negli anni trenta da Achille Funi.

Moschea Karamanli. Fu fatta costruire nel 1736 da Ahmed Pasha Karamanli uno dei  piu’ importati esponenti di detta famiglia  che esercitò il potere sulla Tripolitania dal 1711 al 1835. E’ la moschea più grande e bella della Medina. L’interno della moschea è a pianta quadrata , le pareti sono rivestite da maioliche policrome e i soffitti lavorati a stucco. I contenuti più  significativi della moschea sono il mihrab e la tribuna lignea .

Palazzo del Governatore. Ora palazzo del popolo, fu edificato tra il 1924 e i 1939 progettato dall’ing. Mantegazza, per la presenza di cupole, archi e logge è considerato l’emblema dello stile architettonico arabo a Tripoli : appare evidente il contrasto con lo stile  coloniale Italiano ben rappresentato dal Palazzo del Governo e dalla chiesa di S. Francesco.

L’Hotel Waddan, progettato da Floreano di Fausto negli anni  trenta, l’edificio si compone di vari corpi a forma di cubi molti dei quali sono sovrastati da cupole. Le facciate sono animate da  numerose finestre di forme diverse .

Moschea En- Nagha

Probabilmente è la moschea più vecchia di Tripoli, anche se è stata restaurata in quanto era stata distrutta assieme ad altri edifici dagli spagnoli nel 1510. Il suo nome in arabo significa "Della Cammella" e lo si deve a due storie. La prima forse la meno reale  fa risalire la sua costruzione al califfo Omar Ibn Khattab suocero di Maometto, che tornando da un viaggio quando arrivò nei pressi dove ora sorge la moschea non riuscì più a muovere una delle sue cammelle, ritenendolo un messaggio divini fece costruire la moschea. La seconda leggenda narra che il fatimidia El Moizz nel 912 mentre stava trasferendo il suo califfato dalla Tunisia all'Egitto, passando per Tripoli fu accolto festosamente dagli abitanti di Tripoli  e come riconoscimento donò una cammella con un carico di tesori e ori per ampliare e abbellire la moschea. Quello che colpisce maggiormente di questo edificio è la mancanza di fregi di decorazioni e stucchi che la rende spoglia . Il minareto è una semplice torre quadrata alta circa 10  metri con una misera merlatura all'estremità.  <

 

 

 
 
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